Differenza tra visura ordinaria e storica: quando richiederle

differenza tra visura ordinaria e storica

Quando si ha la necessità di ottenere informazioni su un immobile o su un’azienda, uno degli strumenti più utilizzati è la visura. Esistono tuttavia due tipologie principali di visure, la visura ordinaria e la visura storica, che pur appartenendo alla stessa categoria di documenti, rispondono a esigenze diverse e forniscono livelli di dettaglio molto differenti. Capire le caratteristiche di entrambe e sapere quando richiederle è fondamentale per evitare errori e per ottenere dati realmente utili allo scopo.

Cos’è una visura ordinaria e cosa contiene

La visura ordinaria può essere considerata come una “fotografia” aggiornata della situazione di un bene o di un’impresa nel momento esatto in cui viene richiesta. Nel caso di un immobile, la visura ordinaria fornisce le informazioni principali registrate negli archivi catastali e immobiliari: identifica il bene attraverso i dati catastali come foglio, particella e subalterno, indica la categoria catastale, la rendita e la destinazione d’uso, specifica la superficie e riporta il nominativo dell’attuale proprietario con la relativa quota di possesso. Si tratta quindi di un documento molto utile ogni volta che serve verificare in modo rapido e affidabile la situazione attuale di un fabbricato, un terreno o una unità immobiliare.

Lo stesso principio vale per le visure camerali, ovvero i documenti relativi alle imprese iscritte al Registro delle Imprese. La visura ordinaria camerale riporta i dati anagrafici e fiscali più importanti dell’azienda, come la denominazione e la sede legale, il codice fiscale e la partita IVA, la forma giuridica, l’attività prevalente, i nominativi degli amministratori e dei rappresentanti legali. Tutte queste informazioni sono costantemente aggiornate e rispecchiano lo stato attuale dell’impresa nel momento della consultazione.

Per questo motivo, la visura ordinaria è il documento ideale quando l’obiettivo è ottenere una fotografia precisa e sintetica della situazione corrente. Viene richiesta, ad esempio, prima di una compravendita immobiliare per verificare i dati catastali e i titolari del bene, oppure durante l’istruttoria di un mutuo o per presentare pratiche edilizie. Nel contesto societario, è uno strumento prezioso per controllare la regolarità e la struttura attuale di un’azienda, per valutare potenziali partner o fornitori o per aggiornare la propria documentazione contabile e amministrativa.

Cos’è una visura storica e perché è più approfondita

Se la visura ordinaria rappresenta una fotografia istantanea, la visura storica può essere paragonata a un vero e proprio filmato che racconta l’evoluzione di un bene o di un’impresa nel tempo. Questo documento non si limita a mostrare la situazione attuale, ma riporta tutte le variazioni e i passaggi che si sono succeduti negli anni, consentendo di ricostruire l’intera storia del bene o della società.

Per quanto riguarda gli immobili, una visura storica catastale permette di seguire l’intera cronologia dei passaggi di proprietà, di verificare quando e come sono avvenute modifiche catastali o urbanistiche, di capire se ci sono state variazioni nella rendita o nella destinazione d’uso e di individuare eventuali frazionamenti o accorpamenti. Questo tipo di documento è particolarmente prezioso quando si desidera analizzare il percorso completo di un immobile, per esempio nel caso di successioni ereditarie, contenziosi legali, pratiche edilizie complesse o semplicemente per avere una conoscenza approfondita della storia di un bene.

Anche nel caso delle imprese, la visura storica offre un livello di dettaglio nettamente superiore rispetto alla versione ordinaria. Permette infatti di conoscere tutte le trasformazioni intervenute dalla costituzione ad oggi: variazioni nella denominazione o nella sede legale, cambiamenti dell’oggetto sociale, modifiche alla compagine societaria, ingressi o uscite di soci e amministratori, fusioni e scissioni. Questa panoramica temporale è molto utile in fase di due diligence, quando si analizza un’azienda in vista di un’acquisizione o di una partnership strategica, ma anche per studi legali e consulenti che devono ricostruire vicende societarie complesse.

La visura storica, proprio per la sua capacità di raccontare “la storia”, diventa quindi indispensabile ogni volta che l’obiettivo non è soltanto verificare la situazione presente, ma comprendere anche come ci si è arrivati, quali trasformazioni sono avvenute lungo il percorso e se esistono elementi di discontinuità o anomalie da considerare.

Le principali differenze e come scegliere quella giusta

La differenza sostanziale tra visura ordinaria e storica sta nel livello di profondità delle informazioni. La prima si concentra esclusivamente sul presente: è sintetica, immediata e perfetta per chi deve semplicemente controllare la situazione attuale di un immobile o di un’azienda. La seconda, invece, esplora anche il passato, fornendo un quadro dettagliato e completo dell’evoluzione nel tempo. È più lunga e articolata, ma proprio per questo offre un valore aggiunto quando l’obiettivo è analizzare nel dettaglio i cambiamenti e i passaggi registrati negli anni.

La scelta tra l’una e l’altra dipende quindi dallo scopo della ricerca. Chi deve presentare documenti per un mutuo, controllare rapidamente i dati catastali o ottenere informazioni aggiornate su un’impresa può tranquillamente richiedere una visura ordinaria. Chi invece ha bisogno di una visione più profonda e storica – per motivi legali, fiscali, successori o strategici – troverà nella visura storica uno strumento insostituibile. In molti casi, soprattutto nelle situazioni più complesse, può essere utile richiedere entrambe le versioni: una per avere l’immediata certezza dello stato attuale, l’altra per comprendere a fondo come si è arrivati a quella situazione.

Perché conoscere la differenza è importante

Saper distinguere correttamente tra visura ordinaria e visura storica evita errori comuni e consente di risparmiare tempo e risorse. Richiedere il documento sbagliato potrebbe portare a ottenere informazioni incomplete o non pertinenti rispetto alle proprie esigenze, compromettendo l’esito di pratiche importanti come una compravendita, un’eredità, un contenzioso o un investimento aziendale.

In definitiva, mentre la visura ordinaria è la scelta giusta per chi cerca un documento semplice, aggiornato e immediato, la visura storica è lo strumento essenziale per chi ha bisogno di un quadro dettagliato, di un’analisi approfondita e di una conoscenza storica completa. Conoscere le differenze e sapere quando utilizzare l’una o l’altra rappresenta il primo passo per sfruttare al meglio il valore delle informazioni catastali e camerali e prendere decisioni consapevoli e mirate.